I taccuini di Tarrou – 436 – Il monologo di Amleto

Ci sono brani nella storia della letteratura, che in poche parole racchiudono tutto il dramma della condizione umana. Il monologo di Amleto è senza dubbio uno di questi brani. Alle parole del personaggio scespiriano, il primo anti-eroe della storia della letteratura (progenie di Amleto: così potremmo definire i più grandi personaggi letterari moderni, da Dostoevskij e Baudelaire, che inaugurano la crisi dell’uomo moderno appunto, in poi), c’è davvero poco, forse persino nulla da aggiungere. La mia Tragedia della nascita, quell’opera universale, di suprema sintesi letteraria, che rappresenta il mio ultimo e più grande sogno creativo, potrebbe ridursi a un unico capitolo dedicato proprio al monologo di Amleto. È consolante e desolante al tempo stesso.

Precedente I taccuini di Tarrou - 435 - A ovest Successivo I taccuini di Tarrou - 437 - Quanta terra?